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Ho aperto questo piccolo spazio per me, per raccogliere recensioni ed articoli scritti in questi anni come blogger (per Diario di Pensieri Persi) e redattrice (per Speechless Magazine e urban-fantasy.it), ma soprattutto come la lettrice maniaco-compulsivo-ossessiva che sono da sempre (eccomi su aNobii). Ma se tu, che ci sei capitato per caso, trovassi qualcosa di utile o interessante e magari desiderassi fermarti un poco per confrontarci e scambiare qualche chiacchiera sui libri, non potrò che esserne felice.

sabato 19 maggio 2012

"Filosofando con Harry Potter" di Laura Anna Macor

La saga di Harry Potter possiede innegabili complessità e bellezza che ne hanno fatto un fenomeno mondiale, facendola entrare di prepotenza nell’immaginario collettivo e nella top list dei libri capaci non solo di segnare la propria epoca, ma di rimanere indelebili per tutte quelle successive. Possiede cioè quell’eccellenza che fa di un libro un’opera universale (vale a dire capace di parlare a tutti) e immortale (vale a dire capace di parlare a tutti ora e in futuro). Non a caso un conoscitore di letteratura come Stephen King ha dichiarato a proposito della saga e del suo protagonista: “Il mio pronostico è che reggerà alla prova del tempo e starà sugli scaffali dove vengono tenuti i migliori. Penso che Harry prenderà il suo posto assieme ad Alice, Huck, Frodo e Dorothy e che questa serie non si a qualcosa solo per un decennio ma per intere epoche.” 

mercoledì 16 maggio 2012

"Nuova Terra. Gli occhi dell'erede" di Dilhani Heemba

Ci sono libri che rapiscono l’anima. La trasportano in luoghi mai visti prima, che le divengono così famigliari da convincerla di esserci stata da tempo; e le presentano volti e cuori prima sconosciuti, che le diventano così intimi da farle credere siano sempre stati dentro di lei. Ci sono libri che rapiscono l’anima per non lasciarla andare più. Perché non rimangono mere parole nero su bianco, ma prendono vita – vita vera – dentro di noi e conquistano un piccolo spazio tutto loro, che non abbandoneranno al chiudersi dell’ultima pagina. Nuova Terra è uno di questi libri. 

Certo il suo notevole volume, che “costringe” a vivere dentro al suo universo per numerose ore, potrebbe essere considerato un valido alimentatore del coinvolgimento e della partecipazione che il libro induce nei lettori. Ma non è possibile limitare a questo la forza di Nuova Terra, il cui nucleo gravitazionale che trascina il lettore all’interno della sua esosfera, e non consente più di uscirne, è definito dalla consistente stabilità del suo mondo e soprattutto dalla concreta credibilità della sua protagonista. Il world-building di Nuova Terra è un’interessante combinazione di elementi tipici del fantasy e dello urban fantasy e di elementi riconducibili al distopismo postapocalittico, ma rielaborati in termini assolutamente originali che impediscono qualunque proposito di vincolare il libro al genere.